lunedì 9 aprile 2012

intuito

È giusto far finta di niente e non dire e non fare nulla anche quando si vorrebbe dire e fare? Penso di no. Direi di no. Però c’è l’altra domanda che sta lì attaccata strettissima a questa. È giusto dire o fare delle cose che porterebbero, se mai fossero ascoltate, a cambiare un’altra persona? No. Qua son proprio sicura, per me è un no senza possibilità di ripensamento. Quindi che si fa? Si prova a vedere se l’altro/l’altra capisce usando la propria testa, si danno mezzi segnali (che ci vorrebbe un genio per capirli e decifrarli)? Si prova a capire se c’è un modo per stare il meno male possibile? Si spera nell’arrivo dell’intuito.

intuito: s. m. entità della quale s'invoca l’arrivo quando si è consapevoli del fatto che non è giusto dire o fare con l’intento di cambiare l’altro/a ma anche del fatto che le cose così come sono spesso fanno male

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