lunedì 16 aprile 2012

segmentobaleno


‘sta sera quando sono uscita, proprio appena uscita, ho sentito un tuono e poi un altro e un altro ancora. Benissimo, mi son detta, sono senza ombrello, arriverò a casa scola. E invece no, grandi tuonate per pochi minuti, poche gocce d’acqua e poi bon, basta. E mentre ero alla fermata dell’autobus che aspettavo, e il coso lì diceva che mancavano solo sei minuti e poi sarebbe arrivato, è venuto fuori l’arcobaleno. Era un arcobaleno che non faceva un arco, faceva una linea, un segmento a voler fare la precisa. O meglio tanti segmenti colorati. Segmenti che iniziavano dalle nuvole e finivano in mare. E si vedevano questi colori bene (lo so che nella foto non si vedono bene, ma quando ero lì si vedevono), si vedevano tutti meno l’indaco. Rosso, arancione, giallo, verde, azzurro e violetto. L’indaco non si vedeva. Dovrebbe stare tra l’azzurro e il violetto, se mi ricordo giusto. Forse non lo vedevo perché non so bene che colore è l’indaco. Forse poi era un arcobaleno ad arco anche lui, solo che io ne vedevo solo un pezzetto, c’erano le nuvole. È durato pochissimo. È scomparso prima che arrivasse l’autobus.

2 commenti:

Valentina ha detto...

ma perché l'arcobaleno dura sempre così poco?

latteaigomiti ha detto...

@Begonia: per insegnarci a riconoscere velocemente le cose belle, a godercele quando ci sono? ;D
(è una spiga poco scientifica, assai poco, ma 'sta sera butta così)