giovedì 5 aprile 2012

Hesse

In laboratorio abbiamo un ospite belga, da due giorni, lavorerà a un progetto in collaborazione con una collega. Sembra simpatico. Ieri abbiamo interagito poconiente, giusto le presentazioni e il salutarsi quando se ne è andato. Si chiama Hermann e il cognome, anche se non me lo ricordo, sembra un cognome francese. Non mi sta in testa il suo cognome e così con questa collega quando non era ancora arrivato ma sapevamo che doveva arrivare io lo chiamavamo Hesse. Claudia, le dicevo, quando arriva Hesse? Come posto scrivania Hesse potrebbe prendere quello che era di C. le dicevo. Dimmi te se si può essere più stupidi. Oggi HH ed io siamo andati a prendere un caffè insieme e un mezzo dialogo l’ho fatto. Mi son lanciata in una (piccolissima) conversazione non scientifica nonostante il mio vocabolario decisamente ristretto e il mio fortissimo accento italiano. Un dialogo di quelli semplici e tranquilli che devo andar pianino quando è tanto che non parlo inglese. Dovevo anche un po’ vedere come andava, che tipo era. Iniziamo a chiedergli se ha voglia di prendere un caffé, mi son detta, posso mica star zitta per dei mesi e rispondere solamente se mi domanda qualcosa. E poi lo so che quando si va a lavorare in uno stato che non è il tuo fa ancora più piacere se qualcuno ti si rivolge non solo per questioni di lavoro, l’ho provato. Soprattutto i primi giorni fa molto piacere. E così ho saputo che è qui con la famiglia, hanno tre figli, due gemelli maschi di dieci anni e una bambina più piccola. Han preso casa a Nervi. Per via di quel cognome, quello che anche adesso non mi ricordo, ero convinta di sentirlo parlare inglese con l’accento dei francesi e invece no, lo parla con l’accento dei tedeschi. Quando ieri ci siamo presentati e l’ho sentito mi son detta Ma perché mai Hesse dovrebbe parlare con l’accento dei francesi. Oggi ho scoperto che HH è del nord del Belgio.

2 commenti:

Giovy Malfioriu ha detto...

Chissà che bello il suo accento misto fiammingo...

latteaigomiti ha detto...

@Giovy: bello bello, di quelli che si capisce tutto, quasi ;-P