mercoledì 30 giugno 2010

disegno



oggi per l'ennesima volta ho confuso i tortellini con i ravioli così C. ha esclamato: Latte son vent'anni che vivi qua e mangi pasta fresca, adesso ti spiego. Poi ha preso un foglio di carta e mi ha spiegato. Spero sia la volta buona.
(lei come maestra è eccellente, i dubbi sono sulla mia capacità d'apprendere)

domenica 27 giugno 2010

postsincronizzati

A volte ho l'impressione di vivere in un film doppiato e che tutti muovano le labbra senza però che questo corrisponda alle parole. Siamo tutti postsincronizzati, e delle volte in modo molto abile, si sarebbe portati a credere che sia un fatto normale.

Mio caro pitone Romain Gary pag. 102

sabato 26 giugno 2010

dominghite


Oggi ho avuto un attacco di dominghite* acuta e mi messa a fare casa ordine. Quando mi prende così sono pericolosa. C’è da dire che capita di rado e di solito la malattia si risolve in meno di ventiquattro ore, il tempo è calcolato dall’esordio del primo sintomo alla conclusione della crisi. Quando sono uscita per farmi un giro in centro stavo già meglio ma ero ancora malata. Lo so con certezza. Ho guardato Garibaldi e gli ho detto: dammi un po’ quel mantello che lo metto in macchina, programma 5, 40 gradi, poi lo stendo e te lo riporto domani mattina profumato di Coccolino.
(*Dominga, la perfetta casalinga)

mercoledì 23 giugno 2010

voglia di mare



Io oggi mi sono presa un giorno di recupero straordinario. Ero stanca. Avevo voglia di mare, avevo voglia di starmene in riva al mare. E niente. E anche se non faceva molto caldo, anche se l’acqua era ghiacciata e quando l’ho sentita sul polpaccio sono tornata a riva con la pelle di gallina ovunque, io oggi in spiaggia sono stata benissimo.

martedì 22 giugno 2010

te ne accorgi

C’è poco da girarci intorno: se qualcuno ti guarda il culo te ne accorgi. E succede sia se a guardartelo è un uomo sia se è una donna. Oggi mentre tornavo a casa camminavo dietro una ragazza che ha un gran bel sedere. L’occhio mi è caduto proprio sul suo sedere, e poi eravamo in salita e in salita, sui tacchi, si vedeva proprio bene che è un gran bel sedere quel che ha. Da vicino, io camminavo più veloce e mi sono travata a due passi scarsi, si vedevano per bene anche le miande che portava. Non era una gran scelta sotto quei pantaloni bianchi a vita strabassa (messo qua può sembrare che sia detto perché a tutti i costi voglio trovare qualcosa che non andava. Non è così ma se non mi volete credere vi capisco e bon, amici come prima). Comunque lei si è voltata e sembrava proprio voler dire: la piantiamo? io ho sorriso, l’ho sorpassata poi però mi sono sentita pensare: son molto contenta di aver messo una gomma larghissima oggi.

lunedì 21 giugno 2010

pantegana

‘sta mattina camminavo per il corridoio sotterraneo dell’ospedale e, come spesso mi capita, ero persa dietro a un pensiero quando ho fatto un salto. Con la coda dell’occhio avevo visto qualcosa di grigio scuro muoversi velocemente sopra la mia testa. Non sono ancora abituata alla posta pneumatica. Però anche loro non potrebbero usare dei contenitori di un altro colore?

sabato 19 giugno 2010

e sensuale

Ieri mettendo a posto ho ritrovato il mio segnalibro preferito. Ultimamente sto usando quelli della libreria di Fabio e Marco che sono il cartoncino nero con le scritte in giallo, da una parte c’è il nome della libreria e dall’altra c’è una frase. In quello che preferisco la frase è di Alberto Manguel e c’è scritto Leggere è un’attività piacevole, solitaria, lenta e sensuale.

mercoledì 16 giugno 2010

asimmetrie

L’altro giorno stavo stirando una camicia da notte vecchia alla quale sono molto affezionata. Non stiro le camicie da notte, di solito, ma non riesco a mettere nulla nell’armadio o in un cassetto che non sia stirato così al cambio stagione (che a me dura un tempo indefinito tendente ai due mesi) stiro anche cose che sarebbero da non stirare, cose che di solito passano direttamente dal sacco dello stiro all’essere in uso, e dovrei e vorrei sempre fare così e lo farei anche se non sentissi voci che rimproverano con frasi del tipo: ma ti pare il caso di metter via la roba così? Torniamo al punto, stavo stirando e ho notato che la spalla e la parte alta della manica sinistra sono molto consumate. La destra no, la sinistra invece è quasi trasparente da tanto che la stoffa è consumata. Poi ho capito. Io dormo sul fianco sinistro. E poi ieri sera stavo mettendo un po’ di crema antirughe, che me la sono comprata quindi ogni tanto la metto anche se una volta alla settimana, due se va bene, cosa penso di ottenere a metterla così poco? Giusto consumarla. Va beh stavo mettendola e ho notato che le mie rughe sono asimmetriche. Ho molte più rughe sul lato sinistro che su quello destro. Oggi guardavo le persone sull’autobus. Hanno tutti le rughe simmetriche, non tutti tutti, tutti quelli che hanno le rughe però sì. Io asimmetriche. Ho appena ricontrollato, son sicura. Poi mi è venuto in mente che per esempio io non riesco a guardare al microscopio usando tutti e due gli occhi. Uso il destro, il sinistro lo strizzo per tenerlo chiuso, sfido che ho più zampe di pollastro intorno al sinistro.

domenica 13 giugno 2010

domenica

Tema: descrivi la tua domenica.

A me i temi non piacciono, al massimo posso fare dei pensierini.

Mi sono svegliata presto e girata malissimo.

Ho lavato i vetri e ora ho scoperto che danno pioggia sia domani che martedì.

Ho picchiato via un piede contro una sedia e ho il quinto dito del piede destro che una volta e mezzo quello del piede sinistro, mi fa male ma si muove, è anche di un colorino blu viola, fa a pugni con lo smalto bordeaux.

Vorrei essere meno maldestra, non riesco a rassegnarmi alla mia maldestria (o maldestraggine?).

sabato 12 giugno 2010

The Club

Oggi mentre facevo le pulizie avevo la tele accesa su All Music e a un certo punto è iniziato The Club. The Club è, secondo me, una cosa inascoltabile. Ci sono dei ragazzi e dei giovani adulti che registrano un video e in quella maniera si presentano, raccontano qualcosa di sé e cercano amici o un/a fidanzato/a. E questo la dice già lunga. Tornando a oggi io stavo passando il mocio e non ho chiuso subito così ho ascoltato questa ragazza che diceva: …Studio per diventare assistente sociale … Non sopporto chi non ha le mie idee. Secondo me questa batte dieci a uno una tizia che sosteneva di essere una ragazza solare ma molto lunatica. Mi piacerebbe sapere che cosa passa per la testa di certa gente.
Però poi mi è venuta in mente una striscia bellissima del grande Eriadan e me la sono andata a cercare.

giovedì 10 giugno 2010

il signor Keuner

Stavo cercando una cosa e mi sono ritrovata a rileggere le Storielle del signor Keuner. Sono bellissime.

Se il signor K. amasse qualcuno.
- Che fa, - fu chiesto al signor K., - quando ama una persona? - Me ne faccio un’idea, rispose il signor K., - e procuro che le assomigli. - Chi? L’idea? – No, - disse il signor K., - la persona.

Il signor Keuner era contro
Il signor Keuner non era favorevole a prender congedo, a salutare, agli anniversari, alle feste, a finire un lavoro, a iniziare un nuovo periodo delle vita, alle rese dei conti, alla vendetta, ai verdetti definitivi.

mercoledì 9 giugno 2010

abbracci

Ci sono dei giorni che mi vien voglia di abbracciare delle persone, dei perfetti estranei, e poi mi trattengo, ché certe cose mi è stato insegnato che non si fanno anche se non sono così convinta che sia una cosa bella non farle. Magari c’è anche chi lo apprezzerebbe un abbraccio da un estraneo, va tu a saperlo, siamo in tanti, siam tutti diversi. Comunque ieri dovevo fare il prelievo per la medicina preventiva e in sala prelievi c’era questa infermiera alle prime armi che mi toccava il braccio poi guardava il medico con una visibilissima richiesta d’aiuto stampata in faccia poi tornava a toccarmi in braccio, poi invece ha bucato benissimo, sentito niente e infatti oggi non si vede quasi il segno. Io uscendo ho solo salutato e augurato buona giornata ma avrei tanto voluto abbracciarla e dirle: non ti preoccupare, va avanti, va bene così.

martedì 8 giugno 2010

preoccupante

Sono stata senza internet per tre giorni e mi sono resa conto quante volte mi attacco a internet quando sono a casa. Domenica mi sarò collegata almeno dieci volte per controllare se magicamente era tornata la linea. Poi dicono della televisione. La televisione la conosco da anni, è spesso accesa, lo ammetto, ma come se fosse una radio, se voglio guardo le immagini, la maggior parte delle volte è un sottofondo. Molto difficile che ci stia davanti guardandola. Anche ora c’è D’Alema che sta parlando mi sono stufata da un pezzo di seguirlo e sono qua. Lui è la che parla con la sua solita faccia, sta dicendo le solite cose e io mica lo sto a sentire. La dipendenza da internet invece mi ha preoccupato. Io che prendevo in giro Daniele perché controlla la posta in continuazione, sto diventando peggio di lui.

venerdì 4 giugno 2010

allorOleandro

Nella gronda del terrazzo del posto dove lavoro (che forse in italiano non è una gronda quella che c’è all’interno del terrazzo ma va a sapere qual è il suo nome) sono cresciute delle piantine, sono nate in mezzo agli aghi del pino marittimo che c’è proprio lì davanti. ‘sta sera mi è venuta voglia di portarmele a casa, tanto settimana prossima passeranno a pulire e poi le buttano ché non possono crescere le piante nelle gronde se no non grondano più giù l’acqua (le gronde non le piantine). Daniele mi ha detto che è alloro, io speravo che fosse oleandro. Da questo si capisce bene quanta botanica conosco. Ora sul mio terrazzo c’è anche un vasetto con tre microallori, spero si trovino bene.

giovedì 3 giugno 2010

Lo sapevo

che dovevo fidarmi della mia schiena. ‘Sta mattina mi tirava la cicatrice che ho sulla schiena stavo per prender su l’ombrello, quello piccolo, ma poi ho guardato internet e davano sole. Alla cinque ha iniziato a piovere, meno male che quando sono uscita aveva smesso. Però, ora che rifletto su questo importantissimo argomento degno di lunghe e impegnative meditazioni, su Cato non posso proprio fare affidamento, la gatta che viveva con me prima dell’arrivo di Cato era bravissima, ci prendeva sempre: se si lavava dietro le orecchie, bastava che si passasse due volte la zampa, era sicuro che sarebbe piovuto.

mercoledì 2 giugno 2010

prima scelta

Quando mi collego alla mia pagina sul sito di aNobii, non alla libreria, alla pagina d’inizio quella con scritto ciao Latte! (il punto esclamativo è loro), quando vado lì in basso, sulla destra, ma proprio in fondo alla pagina c’è un posto chiamato scelti per te. A me piacerebbe sapere chi li sceglie ma mi sa che rimarrò nella mia ignoranza, molto probabilmente non è un essere vivente ma un programma comunque io, passando da lì, mai visto un titolo. Nessuno, o niente, mi dava un consiglio. Invece oggi qualcuno o qualcosa ha scelto Il nome della rosa.

martedì 1 giugno 2010

mica so perché

C’è un blog che seguo da anni e che mi piace molto (forse: che mi piace molto potevo anche non metterlo ché se ci vado da anni vuol già dire che mi piace, però mettiamo che passi da qua qualcuno che non mi conosce e che pensa che a me piace andare in giro su pagine che non mi piacciono, sia mai, meglio essere chiari). Il post di oggi si intitola Buona fortuna e così ora pensavo che a me capita di non capire quella che dovrebbe essere anche la mia lingua. Pensavo: fortuna è sia buona sorte che cattiva sorte però si dice fortunato e sfortunato non è che fortunato sia uno che può aver avuto sia una cattiva che una buona sorte. Mica so perché.