sabato 31 gennaio 2015

una mozzarella


Io, in questo periodo, ho così tante scadenze che mi sveglio e penso Martedì, Giovedì! oppure il 13, il 16! A seconda che pensi solo alla settimana o alle scadenze più importanti che sono anche vicinissime tra loro. E anche quando vado a dormire son lì, subito prima di chiudere gli occhi, che penso Martedì, Giovedì! oppure il 13, il 16! E lunedì mi son presa un giorno di recupero straordinario ma non per fare i fatti miei, ma per poter fare delle cose per quelle scadenze lì del 13 e del 16 senza che nessuno mi disturbi. E quando ricorro a cose del genere vuol dire che son messa veramente male. Sto così tanto tempo con quei pensieri che mi sto tramutando in una scadenza vivente, una gigantesca mozzarella che scadrà, se non andrà male prima, il 16. 

mercoledì 21 gennaio 2015

sui due pelosi che abitano qua


Emir ha sempre fame e mangia qualsiasi cosa gli capita a tiro, soprattutto se vede noi che lo mangiamo. Gli piace tantissimo il pane, sia il mio, che la maggior parte delle volte è bianco, che quello di Daniele, che è sempre nero. Anche i dolci li mangia volentieri. Assaggia di tutto, anche il succo della macedonia. Poi magari mi guarda schifato, ma provare prova tutto. Oggi l’ho scoperto che stava leccando i gusci dei pistacchi.  Io gli dico sempre Ma sei morto di fame nella vita scorsa?
Aglio invece ha sempre freddo, cerca tutte le fonti di calore possibili. A lui invece dico Ma sei morto di freddo nella vita scorsa? E appena può, appena trova il mio computer acceso e aperto (è un portatile il mio computer) ci si sdraia sopra e quando ha finito il suo sonnellino si stiracchia e ci si fa le unghie sopra. Ecco, adesso, non adesso adesso, da qualche giorno sono quattro i tasti che mancano. Il 2, che è stato il primo tasto che ha perso, la U, la D e anche la F. Solo che il 2 e la U son distanti sulla tastiera, non mi sbaglio anche se mancano, la D e la F ogni tanto li inverto, son troppo vicine.

martedì 20 gennaio 2015

odori (2)


Questa mattina mentre scendevo le scale ho sentito odore di cipolla  poi, annusando meglio, di minestrone. Odore di minestrone alle otto e mezzo. E quell’odore, un po’ di cipolla bollita, un po’ di minestrone, mi è rimasto nel naso tutta la giornata. Chissà dove si è andato a infilare per rimanere così a lungo.
E adesso mi è tornata in mente una cosa che mi è successa da bambina, che a me il minestrone non è mai piacito, se frulli tutto allora mi piace, se lasci i pezzi di verdura lì a galleggiare invece non mi piace. Quella sera era successo che a cena c’era il minestrone e io per non mangiarlo avevo detto che non avevo fame e aveva funzionato, realmente non l’avevo mangiato. Ero contenta di averlo saltato, mi sentivo molto furba. Poi, la mattina dopo me lo sono vista a colazione. Mai più saltato il minestrone, me ne davano poco ma quel poco lo finivo.

lunedì 19 gennaio 2015

sensazioni


Io non capisco come succeda ma secondo me c’è qualcuno o qualcosa che mi sottrae le giornate. Non pezzi di giornate, proprio delle giornate intere. Questa cosa mi mette agitazione, mi sembra che mi manchi l’aria. Non è una bella sensazione. 

sabato 17 gennaio 2015

cosa ho fatto oggi


Oggi ho messo a posto le miei piante, sia quelle sul terrazzo che quelle a casa. Era un po’ che dovevo farlo, rimandavo, Tanto qua non fa tanto freddo, mi dicevo, poi è successa una cosa che io ho trovato stranissima, a voler essere gentile, e così mi sono decisa. È successo che l’altra mattina mi ha chiamata la segretaria dell’amministratore condominiale per dirmi che alla vicina del piano di sotto al nostro davano fastidio le mie piante che dal mio balcone andavano al suo. A me, per come sono fatta io, sembra stranissimo che una che abita sotto l’appartamento dove abito non suoni al campanello per dirmi una cosa, non telefoni, non citofoni, non mi metta un biglietto nella cassetta della posta ma vada a chiamare l’amministratore per farmi sapere che le danno fastidio le mie piante. Ma son io che sono strana perché anche a Daniele non sembra una cosa assurda. Io però inizialmente ho preso la cosa un po’ come un’offesa.  Me lo avesse detto lei io mi sarei scusata, le avrei detto che  non mi ero accorta che erano cresciute così tanto, però non l’ha fatto e allora quando sono tornata quella sera non le ho suonato al campanello, le ho scritto un biglietto. L’ho scritto con il computer, un biglietto fredissimo, di quelli che hanno le L maiuscole, un biglietto in cui le dicevo che avrei messo a posto le piante durante il fine settimana, poi l’ho firmato e l’ho messo nella sua cassetta delle lettere la mattina dopo, andando a lavorare. Quando son tornata non c’era più. Così oggi, oltre a potare la pianta che andava a fare visita alla vicina, ho sistemato le mie piante e ho anche portato in casa la Spina di Cristo e per farle posto ho dovuto sistemare le altre piante che ho in casa. Adesso ho delle piante bellissime, tutte ben sistemate, senza foglie morte, tutte con il concime. In compenso non ho pulito mezzo pavimento. Ci si penserà domani. 

lunedì 5 gennaio 2015

odori


Oggi arrivata all’ingresso dell’ospedale ho sentito un odore che mi ha fatto venire in mente quando da bambine io e mia sorella giocavamo con il crystal ball. Era un gioco che ci piaceva molto, facevamo anche delle cose che ricordavano la testa di Topolino o un fiore fatto tutto a balle. Poi, se non ricordo male, l’hanno tolto dal commercio. Può anche essere che fosse tossico, era bello giocarci però. E invece niente crystal ball, avevano solo ripitturato i passaggi di asfalto dei vialetti dove possono camminare i pedoni, era solo odore di vernice.