mercoledì 31 dicembre 2014

speriamo


Aglio se ne strafrega dei rumori, anche quelli che arrivano improvvisi. Emir invece ha sempre l’orecchio allerta. Basta che uno passi sul pianerottolo che lui drizza le orecchie e guarda la porta. Per non parlare dei rumori che si fanno quando si pulisce o si cucina. L’altro ieri è corso in bagno mentre mi lavavo i capelli solo perché lo shampoo era quasi finito e versandone avevo fatto quel rumore strano che fanno i barattoli dello shampoo quando stanno finendo. E tra poco sarà mezzanotte dell’ultimo giorno dell’anno. Speriamo che vada meglio dell’anno scorso. 

martedì 30 dicembre 2014

numeri, segni e sentimenti


Io, mio caro, non credo nell’amore universale. L’amore esiste in dosi modiche. Si possono amare forse cinque fra uomini e donne, dieci magari, talvolta financo quindici. /…/ Non siamo nati per amare più di una manciata di persone. L’amore è una faccenda intima strana e piena di contraddizioni, visto che non di rado amiamo qualcuno solo perché amiamo noi stessi, per egoismo, avidità, desiderio fisico, brama di dominare l’oggetto d’amore e asservirlo; o al contrario, per desiderio di asservirci e essere dominati dal nostro amante, e in fondo l’amore assomiglia moltissimo all’odio e gli è più prossimo di quanto non si pensi normalmente. /…/ Thomas Mann ha scritto da qualche parte che l’odio non è altro che amore con il segno meno.
Giuda – Amos Oz – trad. E. Loewenthal – pagg. 151-152.

domenica 28 dicembre 2014

sul nascere delle abitudini


Sono andata a trovare la mia mamma e il mio papà, siam stati insieme quattro giorni e tutte le mattine e tutti i pranzi arrivava un pettirosso a mangiare con noi. A Natale gli abbiamo messo fuori anche delle briciole di panettone, le ha gradite. Almeno ci è sembrato. Chissà magari anche le cene era lì, solo che con il buio non potevamo vederlo. E questa mattina mentre bevevo il mio caffelatte mi veniva da cercarlo sul nostro terrazzo. A volte basta pochissimo perché nascano delle abitudini.

martedì 23 dicembre 2014

nei regolamenti condomiiali


Non mi ritengo una persona schifiltosa però oggi uno schifo ma uno schifo schifoso che era veramente tanto che non mi capitava di schifarmi così. Stavo camminando per la strada e mi sono trovata uno sputo sul maglione. Pensavo fosse un bisogno di un uccello, l’ho proprio visto arrivare, mi è passato davanti agli occhi e poi è finito sul maglione. Avevo il giaccone aperto. Fosse stato il bisogno di un uccello mi avrebbe schifata sicuramente meno. Per fortuna avevo un fazzoletto e mi sono pulita alla ben e meglio. Mi sono arrabbiata molto. Ho guardato in su  ma le finestre erano tutte chiuse. Avrei volentieri tirato un bel porcone a chi aveva sputato ma niente, non si vedeva nessuno. Adesso il maglione è sullo stendino, bello pulito (il maglione non lo stendino, ma anche lo stendino è pulito), il nervoso, quando ci ripenso, è ancora lì. Più o meno uguale a quello delle due del pomeriggio. Poco dopo che mi era capitato questo incidente di percorso mi è venuto in mente che quando ero bambina negli autobus c’era scritto di non sputare e che la cosa mi meravigliava molto, non capivo a chi fosse diretto quel divieto, a chi servisse una scritta del genere. Oggi pensavo Ma adesso siamo arrivati a doverlo mettere nei regolamenti condominiali?

mercoledì 17 dicembre 2014

verità vere


Mangiarsi un pezzo di focaccia appena sfornata camminando dietro a due che camminano circondate dai loro profumi (per di più differenti) toglie metà del piacere, forse anche tre quarti. Ci ho messo un po’ a capirlo ma poi le ho superate. Secondo me son stati i carboidrati a far funzionare le sinapsi.

lunedì 15 dicembre 2014

o o


Sono tornata a lavorare un giorno e son già punto e a capo. Son stanca. Stanca fisicamente e stanca mentalmente. Son anche stufa di questa situazione. Parecchio. Son così stufa dei soliti problemi, delle solite ingiustizie che adesso mi son stufata anche di lamentarmi sempre delle stesse cose, di ripetere nella testa sempre le stesse frasi. Adesso o prendo in mano la situazione e faccio veramente qualcosa o imparo a ungermi per bene e farmi scivolare addosso tutto quello che non va.

domenica 14 dicembre 2014

immunoturismo


Quest’anno mi hanno invitato anche alla scuola invernale così me ne sono andata per tre giorni ai piedi del Gran Sasso. Bellissimo. C’è un mio amico spagnolo che dice Vado a fare immunoturismo, e a me quella parola che ha inventato piace moltissimo perché, lo ammetto, la maggior parte delle volte le località che scelgono per incontrarsi sono veramente belle. Mi ha invitato un collega del L’Aquila, che poi collega perché ci chiamiamo così quando non ci chiamiamo per nome ma lui è ben più bravo di me. Io a L’Aquila c’ero andata più di vent’anni fa, proprio nel suo laboratorio, a imparare una cosa che non sapevo fare, perché potendo, per imparare a fare una cosa che non si sa fare, la cosa migliore è quella di vederla fare da uno che la sa fare, almeno secondo me. Son tornata ieri sera e adesso son contenta, che quello lì è proprio un bel gruppo, son tutte persone che hanno voglia di condividere esperienze e idee, e ogni volta, questa è la quarta volta, le altre tre erano scuole estive però, ogni volta che torno da quegli incontri a me monta dentro uno stato d’animo stranissimo. A cercare un aggettivo mi vien da dire pacifico.
(Nelle 3 ore che avevamo per fare i turisti io non sono tornata a L’Aquila, avevo come paura di vederla dopo quello che è successo, me ne sono andata a fare una passeggiata con tre amiche e un cane un po’ rasta che ci ha seguito e che poi abbiamo scoperto essere stato abbandonato lì due estati fa e adottato da quelli che lì hanno gli alberghi.)

sabato 6 dicembre 2014

benessere


Per tre volte, a distanza di pochi giorni una dall’altra, ho ricevuto la stessa mail. L’oggetto è Scienze Motorie: iscrizioni aperte. Due volte l’ho selezionata e cestinata senza aprirla, questa sera l’ho aperta e dentro c’era scritto che il corso di laurea on line permette di acquisire una solida preparazione nell’area dell’educazione motoria, sportiva e medica finalizzata allo sviluppo del benessere psico-fisico delle persone. E a me è venuta voglia di selezionarla come spam quella mail, ma poi ho guardato Emir che se la stava dormendo beato sul cuscino vicino, con una zampa davanti sulla mia spalla, che oggi ha voglia di contatto, e invece che stare a perdere tempo con mail stupide mi son messa a fargli i grattini sul naso e poi sulla para della zampa dietro che non è sotto il suo corpo e lui ha attaccato a fusare. Allargava le dite, tirava fuori le unghie, e fusava, fusava tantissimo. E se smettevo apriva gli occhi e a me sembra che mi dicesse Già basta?  Allora ho continuato a massaggiargli la para e anche tra le dita e lui ha richiuso gli occhi e ha riattaccato a fusare. E poi gli detto Ecco la mia ginnastica preferita. Questa sì da benessere psico-fisico ai bipedi e anche ai quadrupedi mi sa.