giovedì 31 agosto 2017

segni


Togliere dal portafoglio la tessera dell’ACTV e mettere quella dell’AMT è il segno che le vacanze sono finite. Quest’anno non ho proprio nessuna voglia di tornare. Mi è capitato spesso che, dopo le vacanze estive, tornare a lavoro non mi rattristasse. Quest’anno no. Quest’anno sarei rimasta lì ancora, ma ancora tanto.  Speriamo che in questi tre giorni mi arrivi un po’ di voglia.

venerdì 25 agosto 2017

quadrifoglio



Oggi, salendo la scalinata di Cà Pesaro.

giovedì 24 agosto 2017

nomi


Per il piede usavo una crema che ha un nome con dentro la parola Trauma. Dal momento che la stavo finendo sono andata in farmacia per comprarla, non l’avevano e me ne hanno proposta una simile, con  dentro le stesse cose, e l’ho presa. Quella crema lì, quella nuova ha un nome con dentro la parola Riparo. A me, sembra che adesso sia tutta un’altra cosa.

martedì 22 agosto 2017

prove



(questa mi piace)

lunedì 21 agosto 2017

tra le cose di oggi

Tra le cose viste oggi
Un coniglio
Un vestito fatto in vetro
Una tenda fatta di metallo
Un parente di Gregor Samsa

Tra le cose fatte oggi
Una pallina di argilla che, se non l’hanno buttata dal momento che non era fatta bene, fa compagnia ad altre palline di argilla su un tavolo all’ultimo piano di un bel palazzo nel quale non ero mai entrata.

Tra le cose lette oggi
When you reach the end of what you should know, you will be at the beginning of what you should sense. Kahlil Gibran. 
(non ho capito se la penso così anche io o no, forse in parte sì e in parte no).

Tra le cose sentite oggi
Figlio: È l’una mangiamo?
Padre: No, non mi sento bene, mi vien da vomitare.
Figlio: È perché hai fame.
(Poi la madre si è voltata e ha guardato malissimo tutti e due).


domenica 20 agosto 2017

domenica



Oggi giornata molto tranquilla. Da vera domenica direi, sempre che esistano domeniche vere e domeniche false. La mattina tutto con calma, caffè di dopo colazione in piazza San Marco, messa in Basilica, giretto tornando a casa piano piano ché continua a farmi male il piede sinistro e qua è un casino se dopo un po’ che giri ti metti a zoppicare, comunque per tre orette ha retto i ponti. Il piede facendo i ponti si articola un casino, te ne accorgi solo se c’è qualcosa non va, come tutto. Nulla di nuovo. L’attività principale del pomeriggio è stata leggere con del ghiaccio sul piede sperando che si sgonfiasse. Ultimamente mi ha ripreso la scimmia dei coetanei o quasi coetanei. Era da tempo che non lo facevo, mi era capitato un periodo simile quindici anni fa, forse anche qualche anno prima, va tu a ricordarti. Solo che in quel periodo lì oltre a esser coetanei, o giù di lì, dovevan esser anche Italiani, adesso la nazionalità non m’interessa. Se, superata la lettura della pagina a caso, son scritti da qualcuno nato nei primi anni 60 difficile che il libro non me lo porti a casa. L’arminuta mi è piaciuto molto, adesso sono in compagnia di Il nascondiglio.