mercoledì 6 luglio 2011

un suono strano

A volte ci sono dei pensieri che appena li fai ti rendi conto di quanti anni hai.
L’altra mattina ero lì che aspettavo il verde per attraversare quando dall’altro lato della strada sono arrivati dei bambini, tanti bambini. Saran stati una trentina. E degli adulti, giovani. Saran stati in cinque. E hanno messo in bambini che erano appena scesi dall’autobus in fila per due. Ognuno doveva dare la mano a chi era in fila con lui. Molti ridevano e si spintonavano. Un adulto ha detto: se non la smettete subito, niente bagno. E io dall’altro lato della strada ho pensato: una colonia.
Non sentivo la parola colonia da tanto. Sento parlare di campi, di CRE, poi l’altra mattina l’ho sentita dentro la mia testa. Aveva un suono strano.

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