sabato 23 luglio 2011

sulle belle cose che tornano in mente

Opera n. 45
C’era un professore a una conferenza che mentre parlava mi era venuta voglia di tirargli un sasso.
(Le opere complete di Learco Pignagnoli pag. 28)

(antefatto: giovedì mattina ero una dei fortunati che esponevano che cosa avevano combinato e che cosa stavano combinando in laboratorio ai membri di una commissione. Tra i commissari c’era anche un americano, che bravo è bravo, è innegabile, è bravo, ma sembra che esista solo lui. Tanto per dare un’idea prima che iniziasse la sessione nella quale c’ero anch’io ha detto: io son qui per lavorare, e mi sono dovuta mordere la lingua per non rispondere che chi mi conosce lo sa che non è che io abbia proprio un bel carattere. Poi nel pomeriggio sono andata a sentire il suo seminario. Bello, non si può dire che non fosse bello, ché bello era bello ma a sentir quel tono mi saliva su un nervoso che dovevo continuamente ripetermi: da domani sera sei in ferie.
e fatto: ‘sta mattina mi è venuta in mente una cosa che avevo letto, volevo rileggerla ma non mi ricordavo dov'era il libro, poi mi sono ricordata)

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