martedì 12 luglio 2011

i muli e una bergamasca

Appena si parla di ferie saltano fuori cose che devono essere fatte prima di prenderle. E sono tante. E sono quasi sicura che se non avessi deciso di andare in ferie anche quest’anno dall’ultima settimana di luglio in poi non sarebbero saltate fuori tutte. Ma io me ne faccio un baffo, anzi due e di latte (di che cosa se no?). Cerco di fare tutto ma rimango fedele alla mia idea di andare in ferie dall’ultima settimana di luglio. Oggi io e il mio team (io e me stessa medesima) abbiamo fatto tanta di quella roba che non so, mi tocca persino farmi i complimenti da sola e anche se chi si loda si imbroda, pace, ci imbroderemo (sempre io e il mio team). E domani ci aspetta una giornata che non so come ne verremo fuori. Pace, pian piano faremo tutto. E giovedì arrivano cinque campioni, bene, faremo anche quelli. E bisogna andare alla riunione, andremo. E passa la commissione scientifica il venti e il ventuno, bene, se saremo tra chi deve esporrete i risultati esporremo. Ma io il 23 voglio prendere un treno (lasciare a casa il mio team) e cambiare repubblica marinara. E sarà difficile, molto difficile, farmi cambiare idea. Le bergamasche sono delle persone tremendamente cocciute. I muli? I muli non sono niente cocciuti se il termine di paragone è una bergamasca. Provare per credere.

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