domenica 10 luglio 2011

sui traduttori

Ieri sera mia nipote mi ha detto che da grande, se non l‘hanno ancora inventato, vuole inventare un traduttore dal uccellese “Che poi metti del sonnifero nel mangime, e quando l’uccello dorme gli metti il traduttore che è come un collare. Poi, se schiacci un tasto quando si è svegliato, tu senti quello che dice e canta in italiano”. Io le ho detto che la trovo una bella idea e lei ha aggiunto: però non deve essere facile che gli uccelli non parlano tutti la stessa lingua.

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