venerdì 27 maggio 2011

sono uscita contenta

Di solito si alternano e non si sa chi è di turno. C’è il capo, in realtà è una capa, la conosco da tanti anni e se lei non c’è io sono contenta. Tre anni fa abbiamo litigato, mica è bello litigare con un medico che poi o cambi medico o le volte dopo devi anche far finta che non sia successo nulla, aspettare delle scuse? hai voglia di aspettare, faccio prima a diventare nonna, e io non ho figli. C’è un’altra dottoressa, che conosco da meno tempo, ma che già lavorava con la capa quando sono diventata una loro paziente (e mettendo tutto insieme, per me, è la migliore) e poi, da poco, c’è il dottorino (il diminutivo è solo per l’età). Chissà chi ci sarà oggi in ambulatorio, mi chiedevo ‘sta mattina. Poi mi è venuto in mente che mi avevano detto che la dottoressa, la preferita del trio, aveva vinto un concorso, era entrata in ruolo in un altro ospedale. Lei non poteva esserci. Oggi ho conosciuto il nuovo del trio. Speriamo che lavorando là non lo rovinino. È un medico umano. Uno che fa cose incredibili. Cose incredibili come chiedere: la signora Latte ai Gomiti è già arrivata? e poi mentre io mi alzavo venirmi incontro per dire che gli dispiaceva ma era in ritardo con le visite e adesso visitava un altro ma poi mi chiamava. Cose incredibili come salutare, presentarsi, dare la mano. Cose incredibili come leggersi la cartella, attentamente perché non mi aveva mai vista, e fare domande, e ascoltare le risposte, proprio ascoltare, guardandomi, non ascoltare facendo dell’altro, trascrivendo i risultati delle ultime analisi per esempio, no no guardandomi, e attento anche. Anche la visita è stata di quelle che poi esci contenta, che ti sembra di aver fatto qualcosa che abbia del sentimento e non di essere andata lì solamente per consegnare le analisi e prendere i foglietti del giro dopo. Proprio una visita che è una visita. E sembrava che gli interessasse realmente come sto, nell’insieme. E gli interessasse sapere se, per me, andava bene lasciare il controllo a dieci mesi perché secondo lui l’avevano spostato a dieci mesi troppo presto e tornare a farli più vicini non si poteva, sembrava una punizione, ma più di dieci mesi gli sembrava troppo in là. Sono uscita contenta. Lunedì vado a fare le prenotazioni che ‘sta mattina c’era una coda lunghissima e se la facevo non arrivavo più al lavoro. Il controllo dei nei appena si può, dal momento che ‘sta volta non l’avevano messo e uno all'anno è meglio, il resto a marzo.

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