lunedì 9 maggio 2011

più in là della frutta

Mi sa che sono arrivata alla frutta, forse anche più in là, forse sono all’ammazzacaffé. E va beh, me ne farò una ragione. Tanto è un periodo, poi passa, mi dico. Nel frattempo (è da venerdì che mi succede) quando mi prende male mi ripeto una frase e vado avanti. A pensarci c’è da vergognarsi, ma io quella frase l‘ho presa in prestito da Tata Lucia. È così e punto. C’è poco da girarci intorno. Io giovedì sera facendo zapping mi sono ritrovata a vedere un pezzo di una puntata di SOS Tata e c’era tata Lucia che faceva uno dei suoi culi e il padre di questi bambini a un certo punto le ha detto: Mi devo preoccupare? E lei gli ha risposto: Di queste cose non ci si deve preoccupare, ci si deve occupare. Ecco, è andata così. Io ero lì a fare liste mentali di tutto quello che devo fare nel prossimo mese, a pensare a come incastrare tutto: le solite cose, il mio ordinario, con le cose che ci sono in più, il mio straordinario (un po’ come fossero spese condominiali). Ero lì nei miei pensieri quando ho sentito ‘sto consiglio e ora ogni tanto me lo ripeto. E, cosa stranissima, sta funzionando. Pianin pianino, penso a una cosa che posso fare già e me la tolgo di torno. La faccio e sto un po’ meglio. Se faccio solo liste invece mi sale l’ansia. Io sono bravissima a fare liste, son tutta un foglietto quando sono incasinata. Foglietti ovunque. Post it alla porta d’ingresso, post it in laboratorio, a volte scrivo persino con il pennarello sul bancone. Mi scrivo: fare il TBE, l’hai finito. Non ci sarebbe mica bisogno di scriverlo, se faccio per usarlo e la bottiglia è vuota per forza lo rifaccio. Mi faccio un foglietto con scritto: 730! Un altro con scritto: busta + francobollo posta prioritaria. E così ho provato a occuparmi delle cose che mi preoccupano, o che mi vengono in mente in continuazione come cose da dover fare, e cerco di farle. Se faccio qualcosa e la tolgo dalla lista poi sto meglio. Domenica ho stirato per tre litri d’acqua (e se ne stira di roba con tre litri d’acqua) e bon arretrato stiro tolto dalla lista. Poi ho cercato, per quasi un’ora, dove avevo nascosto il CUD. 'Sta mattina ho fatto tutte le soluzioni finite o che stanno per finire, e bon: situazione reagenti sotto controllo. Oggi, dopo il lavoro, sono andata a comprare i biglietti aerei, per Reggio e Stoccolma, così domani faccio missione e poi si parte a preparare le presentazioni che a me andare fa molto piacere, andare a sentire però, a parlare meno. Molto meno, ma ho un mese di tempo, che è tanto, e si possono fare le cose con calma.
Io lo so che è assurdo e che bastava il buon senso ma una parte di me è fin contenta di aver seguito quel pezzetto di SOS Tata.

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