sabato 17 settembre 2011

gli abici

Io, se penso ai miei maestri, a chi mi ha insegnato gli abici del lavoro che provo a fare, penso che sono stata fortunata. Se penso a loro tre, a Daniela che mi ha insegnato l’abici della biologia cellulare, a Marcelo che mi ha insegnato l’abici della biologia molecolare e a Marco che mi ha insegnato l’abici del leggere e dello scrivere, penso che sono stata proprio fortunata. L'imprinting l'hanno lasciato loro tre. Poi sono arrivati altri maestri (e altri ancora magari arriveranno) ma a loro sono toccate (o toccheranno) altre lettere. Ieri c’era una cosa che è durata tutto il giorno e poi è continuata anche la sera perché c’era una cena, per chi aveva piacere a continuare a stare insieme in un modo diverso. A cena Daniela e io ci siamo messe allo stesso tavolo e dal momento che tornava a Pavia oggi con il treno delle undici ci siamo viste anche ‘sta mattina. Ci siamo prese un caffé insieme, abbiamo chiaccherato un altro po’. Magari si riesce a fare qualcosa insieme anche in futuro. Speriamo, la voglia c’è, poi si vedrà.

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