Centoquarantatre bad blocks. É quello che ha sentenziato un programma che Daniele ha usato per cercare di capire come mai avevo così tanti problemi con il mio computer. Ogni tanto, sia che usassi word sia che usassi iPhoto o che navigassi mi si chiudeva tutto (e io imprecavo e quando mi metto a tirar giù porconi non è proprio un bel sentire). Questa cosa dei blocchi cattivi me l'ha detta giovedì sera, da venedì sera non è che si chiude all’improvviso, non si accende più. Non c’è molto da fare, mi ha spiegato, se non cambiare il disco rigido (e l’anno di garanzia è finito il cinque settembre, va beh non commento la data qui in parentesi che è meglio). Ha recuperato più o meno tutto e mi ha lasciato il suo portatile da lavoro a disposizione. E adesso aspettiamo il pezzo di ricambio. Pazienza, ci vuole pazienza, tanta pazienza. Bisognerebbe trovare dei posti dove l’affittano o dove la si può comprare. Sarebbe bello, uno va lì e quando gli chiedono: Desidera? Risponde: mi dà un etto e mezzo di pazienza tagliata sottile per favore? E poi se ne torna a casa e si fa dei piatti di pazienza condita olio, limone e scaglie di grana. Magari ci aggiunge anche della rucola così, non solo sta calmo ma sembra ancora che ci sia l’estate e invece la mattina fa fresco e di sera alle otto è già scuro.
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