In genere io sono convinto che la miseria e la ricchezza siano qualità innate, proprio come ad esempio il colore dei capelli o, supponiamo, l’orecchio alla musica. Uno nasce povero, l’altro ricco. Ed i soldi qui in definitiva non c’entrano affatto.
Si può essere miseri con i soldi e, analogamente, essere dei principi senza avere una lira.
Cento volte avevo potuto convincermi che la povertà è una qualità innata. E la ricchezza pure. Ognuno sceglie ciò che più gli piace e, per quanto strano possa sembrare, molti preferiscono la povertà. Rafael e Musja avevano scelto la ricchezza.
(Straniera - Sergej Dovlatov - pag 26, e pag 103)
Giuseppe Verdi
17 ore fa
1 commento:
molto bello.
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