Ieri saran state le sei e mezzo sono andata a farmi un giro. Era tutto il giorno che stavo a casa e poi stavo finendo le sigarette. In centro non c’era nessuno. C’era via XX deserta, non c’erano persone, non c’erano macchine, non c’erano autobus. Veniva quasi voglia di camminare in mezzo alla strada. Sono andata al porto. Al porto invece c’era gente. Mi sono seduta su una panchina. Una di quelle che hanno messo quando c’è stato il G8, giran intorno alle palme, delle palme magre e alte. Iniziano a fare ombra adesso. Mi son messa a guardare dei bambini che giravano con la bici. C’era una bella luce che illuminava S. Giorgio. Appena restaurato S. Giorgio non mi piaceva, sembrava un cofanetto di caramelle di una volta. I colori sembravan finti da tanto accesi che erano. Ora è più bello. Ero lì seduta e mi sono accorta che si sentiva parlare pochissimo in italiano. Ho fatto un giro tra la gente prestando attenzione alla lingua che sentivo. L’italiano era parlato da persone sopra i sessanta e da una famiglia di turisti. Sembrava di essere in una città differente. Si stava benissimo.
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