martedì 16 agosto 2011

sul comò

‘Sta mattina mi sono svegliata e capivo che era presto per alzarsi ma non che ore erano. Adesso non mi muovo così mi riaddormento subito, pensavo. Ma c’era qualcosa di strano. Ho allungato un piede, toccato Daniele, era lì, nessuna reazione. Mi sono decisa a guardare l’ora e sul comodino c’era Cato seduto che mi fissava. Quando ho acceso la luce per vedere l’ora mi ha detto: Miu. Stando lì seduto composto con la coda sulle quattro zampe. Eran le cinque. Coro Cato per mangiare devi aspettare almeno altre due ore, fattene una ragione, se vuoi puoi venire qua a dormire, ti faccio un po' di posto, gli ho risposto. So essere molto crudele, se voglio.
Poi oggi, al mare, tutto il giorno con in testa Ambarabà ciccì coccò, tre civette sul comò.

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