Ieri sera, prima di addormentarmi, pensavo alle cose inspiegabili, non tanto alle cose inspiegabili in assoluto, più a quelle che io non mi so spiegare. E mentre facevo questi miei pensierini sull’inspiegabile sperando che arrivasse il sonno mi è venuto in mente che da bambina, sarò stata in seconda o in terza, la maestra ci aveva dato per compito di fare un cerchio di cartoncino, grande, tagliarlo, disegnare gli spicchi e ogni spicchio colorarlo con un colore differente. Il giorno dopo lei era passata per i banchi e in ogni cerchio aveva messo un chiodino (o forse era una puntina) nel centro e un pezzo di tappo di sughero dall’altra parte. Tenendo il cerchio dal pezzo di sughero e facendolo girare velocemente non si vedevano più i colori, diventava un cerchio bianco. Ci piaceva molto. E lei ci aveva detto che il bianco è la somma di tutti i colori. Poi a casa avevo provato con gli acquarelli. Unendo tutti i colori non veniva il bianco, veniva un grigio scuro, molto vicino al nero. C’ero rimasta male.
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