martedì 16 novembre 2010

pollice

‘sta mattina sull’autobus c’era un bambino che avrà avuto sì o no quattro anni che giocava con un giochino elettronico e muoveva i pollici a una velocità incredibile. E allora mi è tornata in mente mia nipote che con la sua macchina fotografica nuova è velocissima. L’altra sera mi ha fatto vedere le foto che sua mamma aveva fatto alla festa di una sua amica. L’amica si chiama: Isa-che–mi-ha-rotto-l’hula-hoop. Non l’ha mai chiamata in maniera diversa. Lei mi faceva vedere le foto e andava avanti o indietro, ingrandiva per farmi vedere meglio amici e compagni di classe, con ‘ste ditine piccole e velocissime. E poi ‘sta mattina mi è venuto in mente che la mamma di mia nipote mi ha raccontato che il maestro di piano ha implorato i genitori di far giocare i bambini con qualcosa di differente dei giochi elettronici perché quest’anno gli è capitato che tra i bambini del primo corso, quelli di tre anni, c’era chi, quando lui diceva: schiaccia questo tasto, lo facevano con il pollice.

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