Sempre ieri pomeriggio c’era chi presentava Nori, non mi ricordo il suo nome, io per i nomi non ho memoria, anche quello di Nori ci ho messo del tempo a impararlo poi ho trovato il modo (sotto casa dei miei, che poi è stata anche casa mia per un bel po’ di anni, c’era una lavanderia e andando avanti per la stessa strada c’era, e c’è ancora, un negozio che vede macchine fotografiche e sviluppa fotografie che sia chiama Noris foto e subito dopo c’era, e c’è ancora, un fiorista, Paolo fiori), quello che presentava Nori, dicevo, ha letto l’elenco delle sue opere, anche delle traduzioni e è saltato fuori un 47 poesie difficili e una facile e a me, sentendolo, è arrivato un sorriso che, anche dopo la correzione di Nori, se ne stava lì e mica se ne andava. Quel libro io l’ho preso che era uscito da poco ma poi gli sono passati avanti altri libri. Il titolo, quel titolo, aveva su di me la capacità di allontanarlo. Poi mi son decisa, mi son detta: te leggi poi al massimo gli cambi titolo, nel peggiore dei casi diventerà: 47 poesie facili e una difficile per lui, 47 poesie difficili e una facile per me (poi, quelle difficili, son state più di una ma meno di 47). E adesso ripensandoci mi è venuto anche in mente che su aNobii avevo visto un gruppo con una domanda su quel libro: Qual è secondo te quella difficile? ma non c’erano risposte. Son andata a cercarlo. Non riuscivo più a trovarlo per colpa di una maiuscola. Poi l’ho trovato ma continuano a non esserci risposte. Peccato, le avrei lette volentieri.
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