Son state delle belle giornate. Ho rivisto
amici, ho imparato tante cose (che mi avranno anche invitata come una dei
docenti della seconda giornata ma io, soprattutto durante la prima giornata,
son stata studente, un po’ fuori corso considerando l’età, ma solo un pochino,
giusto quelle due decadi) , mi son venute delle idee (e adesso le lascio un po’
lì, poi studio e poi vediamo), ho conosciuto colleghi, mi sono riposata, ho
fatto dei bagni serali e uno piccino sotto il sole cocente, ho mangiato bene (e
tanto), ho anche riso, molto e di gusto. L’unica pecca di questi giorni è che
io, che proprio mai e poi mai sarei entrata di mia volontà in un villaggio, in
un villaggio ci ho passato tre giorni, con tanto di braccialettino di
riconoscimento fisso al polso e con una canzoncina che inizia con Un’estate con
voi… sentita talmente tante volte nell’arco della giornata che ho paura di
ritrovarmi a canticchiarla, ma non potevo fare diversamente, questa volta
l’organizzatore locale ci ha piazzato lì. Comunque gli animatori hanno capito
velocemente che ci dovevano lasciar perdere e che eravamo lì per caso dopo una
risposta ricevuta da un grande il primo giorno, poco dopo il nostro arrivo.
Giuseppe Verdi
6 ore fa
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