(* uffa non mi prende l'inserimento dei link, era ottobre 2009, il post La mamma è la mamma)L’assegnazione delle camere è stata un problema (l’ho già detto, mi ripeto, sarà l’età), e il problema era, a voler dire le cose, che le stanze erano piccolissime (ma veramente piccole, io tra il letto e l’armadio passavo solamente di storto, va be’ che non sono un’acciuga ma non sono neppure una balena), mancavano aria condizionata e televisione, ed erano dotate di una chimera: il bido (chiamato da alcuni dobi). Quest’essere, a noi ignoto fino al nostro arrivo in terra pugliese, ha destato in molti la voglia di ricevere una stanza migliore. Io, e come me altri dal carattere più accomodante, non ho mosso reclami e ho studiato il mostro. Alla fine delle tre giornate eravamo diventati amici e quando stavo per lasciare la camera son andata a salutarlo Ciao bidoccia, gli ho detto. E a pensarci adesso mi vien da dire che le chimere, macro e micro, son state protagoniste di questi giorni, perché io la prima giornata della scuola, soprattutto la prima giornata, ho studiato. Ne sapevo pochissimo di quell’argomento. Un argomento molto bello che mi ero riproposta di seguire (ne avevo parlato un po’ qua*) ma poi, dal momento che non posso passare le giornate leggendo, ho fatto una selezione e la letteratura del microchimerismo l’ho lasciata perdere.
Giuseppe Verdi
6 ore fa
3 commenti:
Ahahah, ma che è 'sto coso??? La prossima volta che vieni in Puglia, fai un fischio. Così mangiamo insieme tante cose buone :-)
moooooolto volentieri Sere, mi piace assai questo programma: te io e una tavola con delle cose buone. Avete una quantità di cose buone a dir poco commovente, per ora vince un risotto con le cozze e le patate, ho provato a chiedere la ricetta a un collega barese, era un po' approssimativa ma mi sa che ci proverò.
Ma tu hai chiesto la cosa più complicata! Per quello (che è una cosa tipica di Bari) c'è una ricetta in ogni famiglia, e gli ingredienti sono rigorosamente a senso :-)
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