Siamo riuscite a vederci. Noi due e basta.
Dopo tantissimi anni una serata solo nostra. Una bellissima serata. Quelle ore
ci faranno compagnia per un bel po’. Una serata che forse nasconde dell’egoismo ma
ogni tanto serve poter avere del tempo per parlarsi guardandosi negli occhi,
senza altre orecchie in giro, senza altre persone da guardare, da ascoltare,
con le quali dividere tempo e attenzione. E non è che non avessi voglia di
vedere anche suo marito, le sue figlie però avevo una gran voglia di stare un
po’ con lei. Solo con lei. Penso che l’amicizia abbia bisogno anche di questi
momenti. In questi giorni me lo sono ripetuto spesso, non so bene perché, ne
sono convinta. La prossima volta sarà tutti insieme, mi
dico (son già qua che penso alla prossima volta, sperando che sia vicina e non
tra due anni e mezzo). Ci eravamo illuse di poterci vedere due volte, una solo
noi due e una tutti insieme. Abbiamo dato la precedenza al vederci solo noi
due. Poi tutti insieme non ci siamo riusite. Sabato quando l’ho chiamata per
augurarle buon viaggio le ho chiesto se mi mandava le foto delle sue bambine, tra
quelle fatte in questi giorni genovesi. Me le manderà, poi ha aggiunto Non ci
siamo fatte neanche una foto noi due insieme. Abbiamo deciso che non ne avevamo
bisogno, che basta il nostro ricordo e abbiamo anche deciso che la foto che
meglio rappresenterebbe la nostra serata, quella che abbiamo ben piantata negli
occhi tutte e due e che quindi è a tutti gli effetti uno scatto, ci vede a Capolungo. In quella foto stiamo aspettiamo
l’autobus con il quale dovevo tornare a casa. Nel posto sbagliato. La fermata
era più in là. Pochi metri prima. In quella foto ci sono le nostre facce
stupite nel vedere l’autobus che non si fermava anche se avevamo il braccio che
sporgeva dal marciapiede. In quella foto c’è quello stupore ma anche la
ridarola che ci ha prese quando abbiamo capito l’errore, quella che è arrivata
subito dopo che ognuna si è autodata della deficiente. In quella foto ci sono
anche i venti minuti guadagnati aspettando l’autobus dopo. Insieme.
Giuseppe Verdi
17 ore fa
2 commenti:
Non dimenticatevi mai quanto è bello vedersi e stare sole voi due. Si fa così presto, uffa.
Quei pomeriggi che non si dimenticano
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