sabato 21 luglio 2012

offeso


Mi sono svegliata con un crampo al polpaccio destro. Sono riuscita a farmelo passare rimanendo distesa e mi sono riaddormentata. È tornato dopo pochissimo, non se andava, allora mi sono alzata e ho caricato tutto il peso del mio corpicino sulle dita del piede del polpaccio crampato. È una cosa che avevo imparato a fare quando giocavo a pallacanestro, secoli fa, stai lì per qualche secondo in bilico sulla punta di un piede solo, è un movimento che fa male ma poi passa il crampo e di solito non torna. ‘Sta volta, tempo di distendermi nuovamente, cercare una buona posizione per continuare a dormire ed era tornato. Mi sono alzata, ho rifatto il movimento magico, tirato giù dei porconi mentali, ché a manca dieci alle sette di sabato non è il caso di svegliare anche Daniele e Cato e sono andata a fare colazione. Si stava benissimo in sala nel silenzio del sabato mattina. Adesso si sono svegliati tutti, posso anche far rumore, metter su la lavatrice. E  vado in giro per casa portandomi appresso un polpaccio offeso.

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