(le pietre bucate)
Oggi sono stata a San Giorgio degli Schiavoni.
Non ci ero mai entrata, non le avevo mai viste. Sarei stata su quelle panche
per delle ore. Era tanto che non mi succedeva una cosa del genere. Ma quanto
era bravo? Non so se mi piace di più San Giorgio che uccide il drago o San Girolamo
che arriva con il leone. Se a qualcuno capita di entrarci parlate con chi vi
vende il biglietto d’ingresso che vi racconta un sacco di cose una più
interessante dell’altra. Belle son bellissime, tutte, e si sta benissimo lì a guardarsele
anche se non si sa niente, se si è ignoranti come me, ma se c’è qualcuno che
racconta e spiega, secondo me, è ancora meglio. E pensare che è successo tutto
per caso, ché l’altra sera ero al telefono con mia mamma e le avevo detto che
non riuscivo più a ricordarmi dov’era una chiesa, San Raffaele mi sembra che si
chiami, le ho detto la chiesa con il cane dalle parti delle Zattere e lei ha
capito, me lo ha spiegato e mi detto anche che era una delle chiese che il
nonno preferiva (nonno per lei, mio bisnonno). E poi, andando di ricordo in ricordo, mi
ha raccontato di quando il nonno la portava a San Giorgio degli Schiavoni e le
raccontava la storia di San Girolamo, del leone, della spina, che lui poi
l’aveva portato in convento e che tutti i frati vedendolo si erano messi a
correre e che quello che correva di più era Pistorius che aveva una protesi perché
aveva perso una gamba, divorata da un leone. E che a lei piaceva tantissimo
andare là e farsi raccontare la storia dal nonno e che lui ogni volta l’allungava,
ci metteva un pezzo in più. Il signore gentilissimo, quello che spiegava, a un
certo punto eravamo proprio davanti a quella tela lì, ero rimasta dentro solo
io, mi ha chiesto se avevo notato le “pietre bucate”. E io non le avevo viste, e
poi guardavo ma mica le vedevo, perché sì che avevo capito che dovevo cercare
delle pietre con un buco ma guardavo in basso, a livello del suolo e invece dovevo
guardare più in su. Me le ha indicate e
mi ha spiegato di come si stendeva, e allora ho viste le due pietre bucate e il
bastone e le tonache dei franti stese ad asciugare. Poi quando sono uscita mi
ha dato un compito: andare a cercarle nel campo vicino a San Lio. Ci ho messo
un po’ ché mi dimentico tutte le volte come fare per arrivarci, ma puoi le ho
trovate.
Secondo me oggi mi son presa una cotta, per
Carpaccio.
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