venerdì 22 giugno 2012

sto


Sto facendo una lista di tutte le cose che dovrei e vorrei fare e la cosa mi preoccupa. Molto. Non mi preoccupano solo tutte le cose messe lì nero su bianco, blu su bianco a essere precisa, ma anche il fatto in sé, il fatto che stia facendo una lista del genere.

Sto accumulando così tante cose da fare che mi sta venendo paura di non riuscirle a fare. Anche riuscissi a fare qualcosa, avrei delle forti difficoltà a farle tutte.

Sto rendendomi conto che più cose scrivo in quella lista più me ne vengono in mente. Mi sembra una lista dotata di vita propria e anche con una gran voglia di crescere e diventare ancora più grande.

Sto così messa male con le cose che devo fare che dovrei decidere delle priorità. Ma come devo fare per decidere come stabilire le priorità?

Sto messa male. Parecchio. Almeno ‘sta sera mi sembra così.

Sto pensando che forse non è una buona idea quella della lista.

Sto ragionando sul fatto che magari potrei aggiungere ancora una cosa alla lista. Qualcosa tipo: quello che si riesce a fare si fa o si farà, quello che non si riuscirà a fare o si farà in un altro momento e ce ne si farà una ragione.

2 commenti:

Marco Bertoli ha detto...

Aha! Conosco la sensazione anche troppo bene. Oggi ho comprato il nuovo libro di Amos Oz, ho letto le prime quattro pagine (il giardiniere da tutti evitato per la sua inclinazione alle pessime notizie) e poi, a malincuore, ho dovuto metterlo in coda al mio ormai allarmante elenco di letture, rubrica «non urgente».

Questo per dirti che si trova sempre chi sta peggio, a cercarlo bene. Anche a non cercarlo affatto.

latteaigomiti ha detto...

@Marco: mi dispiace, prova a vedere se va meglio pensando che uno dei tanti lati positivi dei bei libri è che non scadono :D