Sto facendo una lista di tutte le cose che
dovrei e vorrei fare e la cosa mi preoccupa. Molto. Non mi preoccupano solo
tutte le cose messe lì nero su bianco, blu su bianco a essere precisa, ma anche
il fatto in sé, il fatto che stia facendo una lista del genere.
Sto accumulando così tante cose da fare che mi
sta venendo paura di non riuscirle a fare. Anche riuscissi a fare qualcosa, avrei
delle forti difficoltà a farle tutte.
Sto rendendomi conto che più cose scrivo in
quella lista più me ne vengono in mente. Mi sembra una lista dotata di vita
propria e anche con una gran voglia di crescere e diventare ancora più grande.
Sto così messa male con le cose che devo fare
che dovrei decidere delle priorità. Ma come devo fare per decidere come
stabilire le priorità?
Sto messa male. Parecchio. Almeno ‘sta sera mi
sembra così.
Sto pensando che forse non è una buona idea
quella della lista.
Sto ragionando sul fatto che magari potrei
aggiungere ancora una cosa alla lista. Qualcosa tipo: quello che si riesce a
fare si fa o si farà, quello che non si riuscirà a fare o si farà in un altro
momento e ce ne si farà una ragione.
2 commenti:
Aha! Conosco la sensazione anche troppo bene. Oggi ho comprato il nuovo libro di Amos Oz, ho letto le prime quattro pagine (il giardiniere da tutti evitato per la sua inclinazione alle pessime notizie) e poi, a malincuore, ho dovuto metterlo in coda al mio ormai allarmante elenco di letture, rubrica «non urgente».
Questo per dirti che si trova sempre chi sta peggio, a cercarlo bene. Anche a non cercarlo affatto.
@Marco: mi dispiace, prova a vedere se va meglio pensando che uno dei tanti lati positivi dei bei libri è che non scadono :D
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