martedì 15 maggio 2012

pensieri in ordine sparso (quasi)


Sto leggendo un libro che è diviso in mesi. E non ho iniziato da gennaio, che poi sarebbe il suo inizio, ma da novembre. Ho letto novembre, luglio, marzo, gennaio, maggio e settembre. Adesso, tra poco, leggerò ottobre. E pensandoci, pensando a questa cosa qua di aver cambiato l’ordine dei capitoli pensavo anche: ma perché l’ho fatto? e poi, perché no? mica me l’ha detto il medico di leggerlo iniziando dall’inizio. E poi continuavo, e in questo dialogo tra me e me stessa medesima, che stavo facendo mentre venivo a casa mi dicevo: quasi quasi mi leggo un altro mese, e pensavo: leggerò ottobre. E poi mi dicevo che anche se me lo avesse detto il medico io non so se lo avrei fatto d’iniziare da gennaio solo perché me lo diceva il medico, magari lo potevo fare se ne avessi avuto voglia o se avessi pensato che andasse meglio iniziare dall’inizio. E mi è venuto in mente che poco fa un medico mi aveva detto: leggo che ha rifiutato un vaccino sperimentale e che io gli avevo detto: sì, è vero. E poi alla fine della visita lui voleva convincermi a fare una cosa che io non volevo fare e gli avevo detto: veramente io sono qui per un altro motivo e mi sembra che questo che lei mi sta consigliando non centri niente con il motivo per il quale son qua. E che lui si era stupito, e secondo me anche un po’ offeso, della mia risposta, e che una sua futura collega, che era lì anche lei ma che aveva il compito di trascrivere delle cose in cartella e guardare, aveva detto guardandomi: mi sa che la signora non ha molta fiducia nei medici. E poi ci eravamo sorrise a vicenza io e quella futura collega di quel medico.

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