(jojo parte seconda, cambio di una
protagonista. Qua si fanno variazioni sul tema, ma la sostanza cambia poco)
- Ciao.
- Ciao.
- Volevo chiederti se mi scongeli una linea
che mi serve con una certa urgenza: le xyz. Lo so che me le hai date che non è
tanto ma eh … diciamo che non godono di
ottima salute.
- Va bene.
- Le scongeli lunedì?
- Va bene.
- Le metti già in due fiaschine così le prendo
subito?
- No, patiscono, devon star vicine all’inizio,
finché non si riprendono.
- Senti, settimana prossima dovremmo anche
vederci per fare il punto.
- Lunedì ho la giornata già piena, aspetta che
prendo l’agenda. Martedì pomeriggio?
- Esco presto che ho pilates
- Giovedì, pomeriggio?
- Non posso.
- Venerdì pomeriggio?
- Ho pilates.
- Che data proponi?
- Mercoledì pomeriggio, mi sembra che ti
vadano meglio i pomeriggi.
- Me lo faccio andar bene, potete venire voi
così evito di farmi avanti e indietro e finisco una cosa dopo la riunione?
- Non puoi venire tu? Ah e poi volevo dirti
che il capo ha proposto una riunione sabato 12. Ho detto di sì, va bene anche a
te vero?
- No.
Lo so che poi cambierò il no in sì. Lo so
perché mi conosco e perché son stupida. Quello che non so è perché continuo ad
arrabbiarmi o a domandarmi perché ho la colite. O perché sento il bisogno di
prender su un libro e scapparmene da un’altra parte nel modo più veloce (e più
bello) possibile, di catapultarmi nel giro di pochi minuti altrove, con altra
gente, magari non trovarmi bene, perché non è mica detto che dove andrò starò
bene, ma almeno cambiar aria per un po’.
Nessun commento:
Posta un commento