venerdì 4 maggio 2012

jojo (2)


(jojo parte seconda, cambio di una protagonista. Qua si fanno variazioni sul tema, ma la sostanza cambia poco)

- Ciao.
- Ciao.
- Volevo chiederti se mi scongeli una linea che mi serve con una certa urgenza: le xyz. Lo so che me le hai date che non è tanto ma eh …  diciamo che non godono di ottima salute.
- Va bene.
- Le scongeli lunedì?
- Va bene.
- Le metti già in due fiaschine così le prendo subito?
- No, patiscono, devon star vicine all’inizio, finché non si riprendono.
- Senti, settimana prossima dovremmo anche vederci per fare il punto.
- Lunedì ho la giornata già piena, aspetta che prendo l’agenda. Martedì pomeriggio?
- Esco presto che ho pilates
- Giovedì, pomeriggio?
- Non posso.
- Venerdì pomeriggio?
- Ho pilates.
- Che data proponi?
- Mercoledì pomeriggio, mi sembra che ti vadano meglio i pomeriggi.
- Me lo faccio andar bene, potete venire voi così evito di farmi avanti e indietro e finisco una cosa dopo la riunione?
- Non puoi venire tu? Ah e poi volevo dirti che il capo ha proposto una riunione sabato 12. Ho detto di sì, va bene anche a te vero?
- No.

Lo so che poi cambierò il no in sì. Lo so perché mi conosco e perché son stupida. Quello che non so è perché continuo ad arrabbiarmi o a domandarmi perché ho la colite. O perché sento il bisogno di prender su un libro e scapparmene da un’altra parte nel modo più veloce (e più bello) possibile, di catapultarmi nel giro di pochi minuti altrove, con altra gente, magari non trovarmi bene, perché non è mica detto che dove andrò starò bene, ma almeno cambiar aria per un po’.

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