skip to main |
skip to sidebar
fa brutto
‘Sta
mattina sull’autobus c’era una signora seduta davanti a me che parlava con
un’amica. Eravamo in quei sedili che ci sono subito sopra le ruote dietro, son
quattro posti e son messi che ci si guarda, a due a due. Anche a voler
non ascoltare che cosa si dicevano non ci si riusciva. Mi son messa ad
ascoltare. Raccontava della sua labirintite, del fatto che all’ospedale le
avevano fissato l’esame dopo tre settimane ma che lei ne aveva bisogno in quel
momento. Che aveva passato dei giorni che non riusciva a stare in piedi,
continuava a cadere. Poi aveva trovato un posto dove le facevano quell’esame a
pagamento, era un posto mezzo convenzionato e così aveva pagato solo trenta
euro ma era riuscita a farlo il giorno dopo. Diceva alla sua amica Non potevo
neppure andare a comprarmi il pane sotto casa. Avevo paura di cadere. Anche a
mia mamma era successa una cosa simile, poi avevan capito che si erano spostati
quei sassolini che abbiamo nelle orecchie, otoliti si chiamano, e lei si era
molto arrabbiata della cosa. Mi spieghi perché non se ne stanno dove dovrebbero
stare? chi gliel’ha detto di spostarsi? mi chiedeva al telefono. E anche a lei
era successo che non se la sentiva di uscire perché aveva paura di cadere. Ecco
io ‘sta mattina a sentire Non volevo cadere per strada, cadere per strada fa
brutto, avrei voluto dire a quella signora quello che avrei voluto dire anche a
mia mamma: cadere per strada è più pericoloso di cadere in casa ma non fa
brutto. Fa brutto far qualcosa di male, star male non fa brutto, star male è
brutto ma non fa brutto.
Nessun commento:
Posta un commento