Mi sa che provo, provo così tanto per provare che se poi va, bene, e se non va poco male. L’investimento è minimo perché ho deciso di buttar via due euro e mezzo e giocarli al lotto, sulla ruota di Genova. Questo però solo se non sono usciti adesso. A che ora si saprà se sono usciti? Secondo me si sa già. Sì, si sa già, sono usciti: settantasette, ottantasei, tredici, cinquanta e trentatré. Non sono loro, posso farlo, quasi quasi domani li gioco sul serio. Perché quest’oggi la cosa che mi ha impegnato di più durante la giornata è stato partire da due beute piene di batteri puzzolenti, ognuna aveva quattrocento ml di batteri, e arrivare a due provettine ognuna con cinquecento microlitri di plasmide. Il plasmide, per chi non lo sa ed è curioso (gli altri saltino e vadano alla frase dopo) è del DNA circolare che ti vendono e tu ci infili dentro un pezzo di DNA che t’interessa e poi questa cosa nuova, nata dalla somma di quello che ti dà la ditta e quello che ti interessa, la cacci dentro a forza nei batteri; io son crudele ma non troppo, niente scosse elettriche, io vado di shock termico (-80, +4, +42, +4 e poi +37, che a loro +37 piace) e poi ‘sti poveri batteri shockati li coccolo, li nutro e loro trombano e si moltiplicano, moltiplicando anche il pezzo che mi interessa, e il giorno dopo li ammazzo tutti e recupero il plasmide. Ecco, tornando a oggi, in uno dei due plasmidi ci avevo cucito dentro il cDNA che codifica per KIR2DL1*1201 e oggi è il 12 gennaio del 2012. Penso di giocare il 12 e l’1. Puntando due euro e mezzo sulla ruota di Genova e, togliendo le tasse dall’ipotetica vincita, dovrei avere cinquecentottantasette euro e mezzo. Sempre che abbia fatto i conti giusti.
Nessun commento:
Posta un commento