sabato 11 giugno 2011

gli immunogenetisti non son normali

Sono molto contenta, son stata benissimo in questi giorni. Fantastica la voglia di collaborazione che ha regnato (alla faccia di chi è solito difendere la proprietà dei propri risultati con dei muri alti metri, e ce ne sono tanti tra chi conosco), ottimo il livello del corso (mi sono piaciute tutte le presentazioni ad eccezione di una), straordinaria l’ospitalità e molto buono anche il cibo (a me mangiare piace, non posso non notare certe cose). Gli immunogenetisti non son normali, si sta benissimo insieme. Io non ne frequento di solito e mi sento un po’ strana e diversa con la mia gioia da sequenza, col sorriso che mi si stampa in faccia quando trovo un allele nuovo o quando mi sembra di aver trovato un aplotipo che non è ancora stato descritto e invece lì eravamo tutti malati della stessa malattia. Ma tutti tutti, da chi è prossimo alla pensione a chi si è laureato da pochi anni. Son tornata a casa, con una gran voglia di lavorare e collaborare, cinque indirizzi mail, una bustina con dei semi di una pianta che si chiama orchidea della sposa e che mi sono stati regalati da una collega di Reggio con tanto d’istruzioni sulla semina scritte da sua mamma a mano sulla busta. Nelle pause, a pranzo, a cena, si è parlato di tutto: di lavoro, di esperienze personali, di viaggi, di come fare per cercare di abbassare il prezzo di alcuni prodotti. Sì, anche di quello. C’è un kit per estrarre DNA dalla saliva, costa una fucilata, lo usano soprattutto quelli che fanno medicina legale e invece potremmo usarlo tutti, da chi lavora con sangue di pazienti HIV infetti (e maneggiare saliva al posto di sangue abbassa molto i rischi) a chi lavora con sangue di pazienti di età pediatrica e quella donna fantastica che è il mio ex capo pavese si è messa in testa di fare una rete che dai laboratori arrivi ai medici e agli infermieri da una parte, e alle ditte dall’altra. Vorrebbe anche fare una specie di pubblicità, una fotografia con dei bambini che dicono: un ago? ma io ci sputo sopra.

3 commenti:

cloudsinthemirror ha detto...

Mica male come idea...Sono medico e conosco quant' e' diffusa la fifa dell' ago. Tutti sti piccoli kit che uno puo' comperare (per misurare a casa il colesterolo, il glucosio ecc.)sono veramente una bella novita'.

latteaigomiti ha detto...

pensa a quanti buchi in meno si farebbero togliendo tutti quelli che servono solamente per avere una fonte di DNA, o alla facilità con la quale si potrebbero recuperare i gruppi di controllo. Secondo me se hai capacità di comunicare e vai in una piazza chiedendo di sputare per aiutare la ricerca porti in laboratorio centinaia di campioni :P

cloudsinthemirror ha detto...

Collaborare con il ricercatore!
:)))