‘Sta sera mi sono ascoltata l’intervista che Massimo Vitali che ha fatto per Fahrenheit. Ho letto Se son rose e L’amore non si dice, mi sono piaciuti, ero curiosa. Ho dovuto aspettare lunedì, è sempre così per le interviste del venerdì. A un certo punto, parlando di Achille Campanile, dei dialoghi di Achille Campanile ha detto: “era in grado di scrivere con una leggerezza tale che tu quando leggevi anche se eri tipo come Riversi, abbastanza in carne, ti sentivi comunque leggero. Achille Campanile era in grado di far dialogare due personaggi che apparentemente tra di loro non hanno assolutamente nulla in comune e sono agli antipodi ma lui lo metteva giù come se fosse la cosa più naturale del mondo quindi sono questi dialoghi che veramente ti accompagnano a casa anche se devi andare al supermercato; questa frase non l’ho capita neanche io però penso che abbia un senso.”
Io non so se è successo anche agli altri ascoltatori ma a me, adesso, dopo aver sentito questa intervista, Massimo Vitali sta molto simpatico.
Giuseppe Verdi
6 ore fa
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