Non ha senso mettersi a scrivere un post se si è così stanchi che non viene in mente mezza idea. Sarebbe meglio far passare la giornata senza post. Sarebbe più onesto. Invece che star qua a pensare che post scrivere con un caffè in mano potrei andare avanti a leggere il libro che ho iniziato ieri, Un albero cresce a Brooklyn s’intitola. È un Medusa. La copertina dei libri di quella collana l’ho sempre trovata bella, mi piace molto il disegnino di quella testa di donna (con le orecchie del signor Spock e i capelli a serpentelli), i colori. Voltandolo non vedo il prezzo, è stato grattato via, si vede scritto Lire e poi manca del verde, dove c’era il prezzo, sotto Lire c’è scritto prezzo netto e sotto ancora, scritto più piccolo, in tutta Italia.
C’è una dedica in prima pagina, c’è scritto in corsivo, con una scrittura che ricorda quella di mia nonna ma non lo è, sperando che non si sia già seccato … e poi la firma e poi la data: 29-11-50. Devo ricordarmi di chiedere a mia mamma se sa chi è la lei che ha regalato quel libro a mia nonna.
Va be’, ho finito il caffè e più o meno scritto qualcosa che assomiglia a un post. Vado a farmi raccontare da Betty Smith come va avanti quella storia e, dato che vado da quelle parti, bagnerò un po’ l’albero. Non si sa mai, mi spiacerebbe che si seccasse proprio adesso.
Giuseppe Verdi
6 ore fa
2 commenti:
E' tanto che vorrei leggerlo, davvero tanto. Com'è?
@ Calzino: sono proprio all'inizio, ma non per modo di dire sono così all'inizio che sono a pagina 43 ma la storia mi ha preso e la scrittura mi piace. Vado un po' più avanti e ti faccio sapere meglio.
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