Ieri è passato dal laboratorio un ragazzo iscritto al quarto anno di biologia che stava cercando un posto per fare la tesi. Nel CV aveva scritto (sotto la voce interessi) che gli piaceva viaggiare, visitare mostre d’arte e leggere romanzi. Io sarà che sono vecchia ma a leggere i CV che girano adesso mi vien sempre da ridere. I più belli sono quelli con scritto: ho un bel (o buon) carattere, se mai ne trovassi uno con scritto: sono una bella persona, lo/la chiamerei a fare il colloquio solo per vedere che faccia ha. Ché io ultimamente ho la soglia della tolleranza bassa e ci sono delle espressioni che mi urtano il sistema nervoso, bella persona è una di quelle. Chissà cosa significa poi bella persona. Comunque tornando a ieri, io ieri non ero da sola a fare il colloquio, c’era anche il mio capo, così mi sono tenuta e non gli ho chiesto il titolo di un romanzo che gli è piaciuto. Era la domanda che avrei fatto più volentieri e invece ha fatto un colloquio serissimo. Quando abbiamo finito ero fin spaventata da quanto ero stata seria, ma a lui andava bene la mia serietà e al capo piaceva il candidato quindi dal 5 maggio inizio una nuova avventura.
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