sabato 17 aprile 2010

facciamo pure senza un po’

Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.
J D Salinger Il giovane Holden

L’ho trovata sul blog di Renault4 due giorni fa. Adesso ci ripensavo. Io, nella mia testa, di dialoghi con autori di libri che mi sono piaciuti molto ne faccio spesso. Forse sarebbe meglio chiamarli monologhi dal momento che faccio tutte e due le parti io, però fa niente, anche se tecnicamente sbagliato mi sembra che dialoghi sia più corretto. Il punto strano, ora che ci penso, è che se mi metto a parlare con uno scrittore come Kafka, Bernhard, Alechem o Calvino mi sembra che la cosa sia normale, se, sempre nella mia testa, mi metto a parlare con uno scrittore che potrei realmente chiamare per telefono, se solo fossimo amici, mi sento un po’ stupida (facciamo pure senza un po’).

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