giovedì 18 luglio 2013

qualcosa che uno abbia la speranza di arrivarci


Io credo che gli uomini siano fatti come i gatti , //. Se non sanno che cosa fare, se non hanno topi da prendere, si graffiano tra di loro, scappano sui tetti, oppure si arrampicano sugli alberi e magari poi gnaulano perché non sono più buoni a scendere. Io credo proprio che per vivere contenti bisogna per forza avere qualcosa da fare, ma che non sia troppo facile; oppure qualcosa da desiderare, ma non un desiderio così per aria, qualcosa che uno abbia la speranza di arrivarci.
La chiave a stella – Primo Levi - pag. 146

2 commenti:

Marco Bertoli ha detto...

Primo Levi ha ragione (gli capitava spessissimo, specie quando parlava con la voce di Faussone). Da quando ho capito che la mia speranza di imparare seriamente il contrappunto è campata anche quella per aria, alzarmi tutte le mattine è diventata una fatica ancora più ingrata.

latteaigomiti ha detto...

Son della tua stessa idea Marco e la voce di Faussone ha qualcosa di sorprendente, la leggi e la senti. Se ti metti ad ascoltare le sue storie il suo modo di raccontare ti prende e dopo poco sei lì anche tu. È un piacere sentirlo, sia per quello che racconta sia per come lo racconta. (Scegliere delle frasi da quel libro è difficile, son belle tutte le pagine, tutte le frasi. Sarà difficile anche metterlo in libreria, per ora gira per casa.)