Questa mattina sull’autobus ho conosciuto una
bambina di tre anni che si chiama Adesso No. Non ho capito benissimo se il nome
è Adesso e il cognome No o se il nome è No e il suo cognome è Adesso. Era
seduta davanti a me con sua nonna, o meglio sua nonna voleva che lei stesse seduta ma
lei non ne aveva nessuna voglia. Adesso no, continuava a dire. Al terzo calcio
e al secondo mi scusi della nonna che poverina non sapevo che cosa fare per
sedarla ho deciso di smettere di provare a leggere e le ho chiesto come si
chiamava. No, mi ha risposto. Ma che strano nome ti ha dato la tua mamma, mai
conosciuto una bambina No, le ho risposto. Adesso No, ha continuato. E a me veniva da ridere,
così poi ci siamo messe a parlare. Abbiamo giocato prima a cercare che cosa
c’era disegnato sulla copertina di La chiave a stella, che a detta sua non è un
bel libro perché non ha figure. Io e sua nonna la pensavamo diversamente ma
anche se eravamo in due eravamo in minoranza, poi con il mio portachiavi
che ha una tartaruga e un gattino attaccati. La tartaruga, che oltre ad essere
colorata, suona, basta schiacciarle la schiena, era decisamente più
interessante, l’abbiamo fatta camminare sotto il finestrino. Si è fatta dalle
gran passeggiate, da lei a me e ritorno. Quando siamo scese, per fortuna alla
stessa fermata, le ho chiesto Me la ridai? Sì, ha detto.
Come andavo
14 ore fa
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