giovedì 11 luglio 2013

solitudine brutta


Ieri è stato un giorno di solitudine brutta. Io sola ci son sempre stata bene non ho mai avuto problemi con la solitudine, mai pensato Adesso cosa faccio? Chi chiamo? Chi vedo? No, pugno Adesso cosa faccio l’ho pensato tante volte ma non nel senso di non sapere come occupare del tempo stando con me stessa. Le vacanze, per esempio, da qualche anno le faccio quasi tutte da sola e ci sto proprio bene con me stessa. Vedo che mi serve. Però non è da leggere che non sto bene con gli altri, no, no in quel senso che con alcuni altri io ci sto benissimo. Mi sto incartando. Pace. Ieri più di altri giorni mi mancava una persona e avrei fatto qualsiasi cosa per non sentire quella solitudine brutta. E così di cose ne ho provate e, a ripensarci oggi con calma, alcune era veramente poco probabile che sarebbero servite a sentire meno quella solitudine, però una ha funzionato e per poco, per poco meno di un’ora, io in chiesa ci son stata bene. E adesso non so se esserne contenta o preoccuparmi. Più esserne contenta penso.

1 commento:

Jazz nel pomeriggio ha detto...

Lo penso anch'io.

«They talked to a pregnant woman watching a soap opera in Spanish. Edgar told her if a child dies after being baptized, she goes straight to heaven. The woman was impressed. If a child is in danger and there is no priest, Edgar said, the woman herself can amdinister baptism. How? Pour ordinary water on the forehead of the child, saying “I baptize thee in the name of the Father and of the Son and of the Holy Ghost”. The woman repeated the words in Spanish and English and everyone felt better».

Don DeLillo, _The Angel Esmeralda_