sabato 30 marzo 2013

gli ossi delle olive


Che io e l’inglese non andiamo d’accordo chi mi conosce lo sa. E così oggi è successo che a dare indicazioni di come arrivare in piazza me la sono cavata ma entrando in un bar non sono mica riuscita a rispondere. Ero lì, stavo prendendo un caffè e mi è caduto l’occhio su delle pizzette. Vicino a quelle pizzette c’era un cartellino con su scritto Attention to the stones. A me è venuto da sorridere e chi mi aveva preparato il caffè se ne accorto. Lei sa come si chiamano in inglese gli ossi delle olive? Mi ha chiesto traducendo velocemente da una lingua bellissima all’italiano. No, mi dispiace, gli ho risposto. Poi lui sorridendo, mi ha detto Bones, faceva un po’ impressione Stones lo capiscono.

2 commenti:

Maria ha detto...

È molto piacevole leggere i suoi pensieri ad alta voce. Lo sono davvero, nel senso che si ha davvero la sensazione di ascoltare i pensieri di qualcuno che mette a punto piccole riflessioni, piccole messe a fuoco, mentre vive. Questo ultimo pensiero le descrive bene, descrive l'occhiata casuale ma non distratta su un dettaglio, e la piccola folla di altri pensieri che ne segue. Sembra di vedere e di ascoltare non solo i pensieri ma quello di cui sono fatti "Mi ha chiesto traducendo velocemente da una lingua bellissima all'italiano"...questa frase dice tante cose. È davvero piacevole leggerla, si sente accresciuta la propria capacità di immaginare. Grazie per il gioco con i titoli...mi ha fatto capire che ho messo via i miei secondo un ordine ben preciso. Sto andando a rivederli, non lo avevo mai fatto. Grazie di cuore.

latteaigomiti ha detto...

Grazie a te Maria, mi piace molto leggere i tuoi commenti.
Buona serata