venerdì 8 marzo 2013

sul pH della pioggia


A me se anche domani piove spuntan le branchie. Uffi, son stufa d’acqua. Oggi però non c’era tanto vento, almeno non mi sono infradiciata dalla testa ai piedi. Una cosa che non mi spiego è la paura di bagnarsi che hanno le persone che incontro. Non capisco perché salendo sull’autobus devano chiudere l’ombrello quando hanno già un piede sul gradino. Naturalmente, facendo così, l’ombrello colpisce chi è dietro. Che stranezza, mi dico ogni volta, non si volatizza, arriva vicino vicino alla faccia di chi sta dietro. A volte si riesce a schivarlo, a volte si prende in pieno. Stessa cosa capita quando dall’autobus si deve scendere. Mai fare due passi prima di aprirlo. No, si deve aprirlo mentre si sta per appoggiare il piede sul marciapiede. Si schiaccia il bottoncino dell’ombrello e se poi dietro c’è un’altra persona che sta anche lei scendendo eh, fatti suoi. Allora questa mattina, dopo aver preso un’ombrellata mentre scendevo ho avuto un pensiero. Ma vuoi vedere che piove acido e io sono l’unica a Genova che non lo sa? E questa domanda mi è girata in testa tutta la mattina e allora, per scacciarla da là, mi son detta Adesso faccio un esperimento. Quando sono uscita sul terrazzo a fumarmi una sigaretta mi sono portata una cartina e ho allungato la mano in modo che sporgesse dal terrazzo del piano di sopra e si bagnasse (sia la mano che la cartina) e ho controllato. Adesso ho la prova che la mia idea di questa mattina non può spiegare l’uso/abuso dell’ombrello in questa città. Il pH della pioggia di questa città non è acido.

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