mercoledì 13 marzo 2013

un appunto


Questa mattina guardando il quaderno dove avevo scritto delle cose ieri ho trovato un appunto, immobile extraterritoriale c’era scritto, tutto in stampatello grande e poi sotto vaticano, sempre in stampatello grande. Quella targa non l’avevo letta quando era entrata la mattina, quando ero entrata stavo parlando con una collega che lavora lì e guardavo lei, non mi guardavo tanto intorno, quella targa l’avevo letta verso le due quando ero uscita un attimo a fumarmi una sigaretta. Rientrando avevo avuto come l’impressione di passare una frontiera. Guarda te la potenza delle scritte, pensavo mentre ritornavo nell’auditorium, la prima volta non lo sapevo e niente, son passata da quel cancello come se fosse un qualsiasi cancello e adesso che ho letto invece, anche se quel cancello è sempre lo stesso cancello, dello stesso ospedale di ‘sta mattina, mi è sembrato di cambiare territorio.

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