Ieri mi sono
divertita molto, mi sono messa a fare dei ciondoli con mia nipote. C’erano
delle specie di formine piccoline di plastica trasparente e poi c’erano delle
scatoline con dei colori e un pennello. Si doveva pennellare il colore dentro
le formine stando attente a non uscire dalla formina che era divisa in settori
piccolini. Ne abbiamo fatti due. Quello che ci è piaciuto di più è un
fiorellino. Un fiorellino con sei petali, due son diventati rossi, due blu e
due verdi e poi il polline l’abbiamo fatto giallo. L’abbiamo colorato due volte
perché dopo la prima colorata a guardarlo contro la lampadina si vedeva che il
colore non era dato bene. Alla seconda passata invece eravamo soddisfatte, un
gran bel effetto vetrata. Poi dopo cena era asciutto e allora abbiamo provato
anche i glitter, che poi sarebbero i brillantini ma le bambine di oggi non
dicono brillantini dicono glitter e allora, dato che ieri li chiamavo glitter
anch’io, scrivo glitter anche se glitter mi piace molto meno di brillantini. Così
al centro di ogni petalo adesso ci sono dei brillantini color violetto. Il mio
compito era quello di aprire (e chiudere) i barattolini, lavare (e asciugare)
il pennello al cambio di colore e controllare che la decoratrice di ciondoli
rimanesse sopra il giornale. A volte mi rendo conto di tutto quello che vivendo
in un’altra città mi perdo e mi dispiace, a volte mi rendo conto di quanto sia
bello fare delle cose con lei e mi rallegro. A volte tutte e due le cose
insieme.
Giuseppe Verdi
6 ore fa
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