sabato 10 novembre 2012

lo stesso


Questo lo faceva non perché pensasse troppo alla fede e alla religione, piuttosto perché dimorava fra persone giunte alla conclusione che la fede e tutto il resto non contavano, e perciò non sentivano il bisogno della religione e dei suoi precetti. Anzi, in quanto persone serie, ritenendo che sarebbe stato ipocrita da parte loro comportarsi secondo i dettami della religione, visto che spiritualmente ne erano ben lontani. E tuttavia, Isacco si sentiva ancora vagamente guidato da un’idea, da una parvenza di dirittura difficile da definire, ma che in qualche modo dettava i suoi comportamenti. /…/ Comunque, benché molte sue idee fossero cambiate, a questo proposito Isacco era rimasto lo stesso. E benché fosse rimasto lo stesso a questo proposito, ciò non gli impediva di nutrire nostalgie per il passato, per la casa paterna, il Sabato e le feste come si celebravano allora. Ma non andava in sinagoga: restava seduto in silenzio a mormorare una vecchia melodia, lasciando che la triste realtà trascolorasse con i suoi guai.

Appena ieri – Shemuel Yosef Agnon – pag.101

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