Ero lì alla
fermata dell’autobus. Ero andata a nutrire le mie cellule, non le mie mie, mie
nel senso di quelle che ho in coltura in questo periodo, ché i ponti si possono
anche fare però loro, le cellule, quattro giorni senza mangiare niente di nuovo
non ce la fanno. Tornata qua ieri non ne avevo proprio voglia, sono
andata oggi. Ero lì alla fermata, aspettavo, non passano tanti autobus la
domenica e così aspettando ho visto una pubblicità. Ma guarda, mi son detta, ma
poi subito dopo ho pensato Ma ne ho bisogno? Cosa mi serve sapere La
previsione dei transiti in tempo reale? Tanto son qua, devo aspettarlo, anche
se arriva tra venti minuti che cosa mi cambia saperlo? A piedi ci metterei
molto di più, c’è un’oretta abbondante da qua a casa e non ho voglia di
camminare per un’oretta. Facciamo che rimango con la sorpresa. Potrei provare
il mio sistema infallibile e accendermi una sigaretta. Ha funzionato. È ormai scientificamente provato, è di gran
lunga il migliore dei modi per far arrivare l’autobus che si aspetta.
Giuseppe Verdi
7 ore fa
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