Nell’autobus che ho preso ‘sta
sera ci pioveva dentro. Ero lì seduta e ho sentito una goccia in testa, ho
guardato d'istinto il finestrino ma era chiuso. Mi sarò sbagliata, ho pensato. Dopo poco un’altra
goccia. Mi sono toccata la testa, non mi ero sbagliata, avevo i capelli
bagnati. Poi ho visto, dall’alto cadeva ogni tanto una goccia. Si staccava da
quella cosa che c’è sopra i sedili, quella cosa che assomiglia al cassonetto
della finestra, quello dove di solito ci attaccano le pubblicità. Ho studiato il fenomeno e ho è capito quando arrivava la goccia. Andava così: dlin (richiesta di
chiamata), frenata dell’autobus, goccia che si staccava. Il tragitto lavoro casa è stato
tutto un susseguirsi di dlin-goccia, sembrava che il dlin al posto di chiamare
la fermata liberasse la goccia. Una cosa stranissima.
Giuseppe Verdi
6 ore fa
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