martedì 6 dicembre 2011

riciclo

C’è un gioco molto bello, almeno secondo me, l’ho scoperto su Fahrenheit qualche anno fa. Per giocare s’impilano dei libri e si cerca di fare delle poesie con i titoli. Adesso, cioè non adesso adesso, adesso nel senso di da poco, c’è un gruppo su aNobii dove si possono lasciare delle poesie dorsali, e allora oggi, che non so bene che cosa scrivere, ho deciso che copio qua sotto quelle che ho fatto.

Non so (Lorenzo Licalzi)
Cosa ci faccio seduto qui per terra (Joël Egloff)
A ovest di Roma (John Fante)

Ingannevole è il cuore più di ogni cosa (J.T. Leroy)
Sono pazza di te (Rosanna Campo)
L’uomo che non ho sposato (Rosanna Campo)
Dio la benedica, Mr. Rosewater (Kurt Vonnegut)

Marcovaldo (Italo Calvino)
Un amico (Jakob Arjouni)
Qualcuno con cui correre (David Grossman)
Velocemente da nessuna parte (Grazia Verasani)

Il tuffatore (AA.VV)
Buttarsi (Dan Fante)
Alla grande (Cristiano Cavina)

Dov'eri tu quando le stelle del mattino gioivano in coro? (Christian Raimo)
Mi ricordo (Matteo B Bianchi)
In fondo alla palude (Joe R. Lansdale)

4 commenti:

Giovy Malfioriu ha detto...

Mi piace questo gioco!!
Stasera a casa ci provo!

Calzino ha detto...

che caruccio questo gioco brava Latte!

Calzino ha detto...

(ho perso una virgola per strada)

latteaigomiti ha detto...

@Giovy, Latte: son contenta che vi piaccia, è divertente star lì davanti agli scaffali e poi provare fino a ché più o meno convince. Se poi prende anche voi vi consiglio di fare una foto alle vostre composizioni. Son belli da vedere i dorsi che raccontano qualcosa.