Per quattro giorni non ho pensato a nulla che riguardasse il mio lavoro e ho riempito il mio tempo in maniera completamente differente. Così poi oggi è capitato che tornata ho fatto fatica. Poi le cose le ho fatte, non è che non le ho fatte. Un po’ lentamente ma pace, meglio così che niente, ringraziando l’agenda e la mia mano che ci ha scritto su delle robe che mi han aiutato a ritrovare il filo, che male c’è? l’agenda serve (anche) a quello. Sembra impossibile perdere il filo in quattro giorni, però è successo. È un dato di fatto e se è un dato di fatto, proprio perché è un dato di fatto, è possibile. La giornata di oggi mi ricorda un po’ quegli esperimenti che faccio convinta di aver capito e di saper già cosa deve venire, che faccio per aver la prova di aver capito giusto. Oggi è stato un po’ così, ero convinta, mentre andavo a lavorare, che avrei fatto tantissimo dopo la mia vacanzina di quattro giorni e invece a guardar i risultati, mentre tornavo a casa, ho dovuto rivedere la mia ipotesi. Adesso ho fatto una nuova ipotesi: domani, dopo la mia vacanzina di quattro giorni e avendo già iniziato oggi a riprendere il filo, sarà una giornata di quelle che mi rendono e tornando a casa sarò felice e contenta per quello che sarò riuscita a fare. Domani faccio il nuovo esperimento, chissà magari ‘sta volta l’ipotesi tiene.
3 commenti:
A me è capitato di perdere il filo in un'ora. Poi è crollato tutto e poi è tornato tutto bellissimo.
In un week end.
Giovy, dev’esser stata un’esperienza stupefacente,
è bello sentirsi in compagnia :D
Distruttiva in primo momento.
Poi è andata sempre meglio.
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