Ci sono dei giorni che sono un po’ così, che non si possono descrivere, giorni che sto in un modo che non capisco neppure io come sto e anche il tempo non lo capisco mica, non so dare una misura al tempo ché cinque anni mi sembrano pochi e mi sembrano anche tanti. E l’unico modo è viverli. Senza farmi tante domande. E se sono triste star triste in pace e se poco dopo non lo sono star non triste in pace. E se l’esser triste e il non esserlo si alternano in continuazione, farsene una ragione, non farsi domande e prender quel che viene, più in pace che si può.
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